Adolfo Jenni (1911-1997) è nato a Modena, da padre bernese e madre modenese, si è formato nella scuola italiana, dal 1936 è a Berna come lettore e poi come professore all'Università. Pur non essendo mai vissuto in Ticino, lo Jenni è considerato come uno scrittore della Svizzera italiana. Ha pubblicato molto: saggi di critica letteraria (su Dante, Tasso, Foscolo e Manzoni), prose diaristiche e narrative. Le sue opere di prosa, di modernissima raffinatezza, che egli stesso ama definire "prose di romanzo", spiccano fra il meglio della sua produzione e vanno da "Annata", a "Cose di questo mondo" e a "Vicende e situazioni". Prose, come nota il Calgari, "spesso vergate in una lingua scavata, piena di dubbi, arrovellata, irritante, che sarebbe difficile leggere ad alta voce; solo se l'occhio ne afferra le sottigliezze, le distinzioni, le limitazioni; e vien fatto di pensare talvolta a uno stile che si vorrebbe dire "protestante" o al fatto che l'autore viva a Berna, capitale della burocrazia, capace di raggelare l'aria del mezzodì. Eppure, la sintassi è a posto, precisa, e il lessico ha una ricchezza inquieta".
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Textausschnitt aus Vicende e situazioni : prose di romanzo
È il racconto di vari momenti esteriori intimi dello stesso personaggio, attraverso la sua vita. Momenti vissuti o pensati. Il personaggio è Saverio Adami, noto da altre opere di Jenni. Adami in questo libro è più esposto a fatti, ad avventure.
Incipit: Eri ancora piccolo che molte sere, dopo cena, tuo padre ti ha preso a cavalcioni sulle spalle e, camminando avanti e indietro per il lungo corridoio dalle mattonelle rosse, nell'appartamento spazioso, ti ha fatto imparare a memoria un certo numero di parole e di frasi in tedesco. tuo padre è uno svizzero alemanno all'estero. dopo una giornata d'affari si riposa, con quello strano passeggio al chiuso. (...) |